giovedì 10 maggio 2012

bb

mi ha contattato stamattina. ci eravamo incontrati due anni fa, lui sposato 50enne con due figli, agente immobiliare. andammo in un bosco sulle colline ma non andò granchè bene, mi pare.
ci siamo rivisti alle 16, viso discreto, brizzolato, sbarbato, un po' robusto per i miei gusti, neanche un pelo ahimè.  ma tutti i difetti sono passati in secondo piano quando gli ho aperto i pantaloni e con la mano ho frugato nelle mutande.. un cazzone all'insù largo e durissimo, esattamente il tipo di uccello che mi fa impazzire. una goduria succhiarglielo.
poi non ho saputo fermarmi. gli ho premesso che ero senza preservativi per cui non saremmo andati oltre. mi sono stupìto di me stesso qundo ho iniziato a salirgli sopra e a spingermi la sua cappella nel buco. dopo qualche minuto ero lì a farmi scopare da lui senza protezione. una gran bella mazza come non ne vedevo da tempo! gli ho sborrato sulla pancia. ho goduto come una troia

lunedì 7 maggio 2012

il mio uomo ideale

Forse non avrei dovuto mandargli quel messaggio ieri pomeriggio; potrebbe averlo interpretato come un tentativo di restare attaccato a lui in modo morboso. Ci sono rimasto male che non mi abbia risposto, sono sincero.
Abbiamo parlato molto, è stato presente e gentile, mi ha fatto conoscere la sua città e le sue bellezze naturali, mi ha preparato la cena e la colazione, mi ha dedicato tutto il suo tempo. E già mi manca.
Ho cercato di provocarlo, gli ho tolto le scarpe e gli ho massaggiato i piedi. Poi sono salito in alto, fino a sbottonargli i jeans e a tirargli fuori dalle mutande l'uccello; ho iniziato con una sega e lui sembrava gradire. Mentre ho il suo cazzo duro in mano mi dice " lasciamo perdere, non sono coinvolto" .. ho fatto finta di non sentire e ammutolendo il mio orgoglio ho iniziato a spompinarlo con passione, finchè non ci siamo spostati in camera da letto, completamente nudi. Mi ha baciato senza coinvolgimento, a labbra chiuse; dopo avergli leccato con insistenza il buco del culo " non lo prendo, non mi viene neanche di baciare se non sono attratto" . Mi aveva invitato come amico, perchè gli avevo fatto una buona buona impressione e gli ero sato simpatico a pelle, non voleva fare sesso " lo sapevo che non mi scattava la chimica".
Mi sono arreso. Tutta la mia rabbia per non avere 10 anni di più e un fisico muscoloso che lo eccitasse.
Lo guardavo mentre eravamo seduti a cena a parlare di noi, lo guardavo mentre provava piacere alle mie stimolazioni, l'ho continuato a guardare al buio mentre russava dandomi le spalle. I suoi modi maschi, l'assenza di qualsiasi gesto d'affetto nei miei riguardi, il non baciarmi neppure, la camminata virile, il suo petto villoso e il pizzetto brizzolato, mi mandavano in confusione. L'ho svegliato all'alba toccandogli sotto le lenzuola tra le cosce, gliel'ho accarezzato e fatto venire duro, poi ho lavorato cn la bocca sotto al piumone per 10 minuti finchè non ho sentito i suoi gemiti e la sua sborra calda nella mia bocca. Ho pensato anche di ingoiarla ma mi sono trattenuto. Lo avevo fatto godere e sborrare, nonostante mi avesse respinto piu' volte.
Verso mezzogiorno mi ha accompagnato in stazione. Ho preso dal bagagliaio le valigie e ci siamo salutati con una stretta di mano.
Penso a lui da tre giorni. E sono malinconico.

giovedì 3 maggio 2012

verso ancona

ho fatto il biglietto. domani sera sarò da lui, ospite la notte a casa sua. deve ancora darmi il suo numero visto che finora non l'ha fatto.. dice che non lo dà in giro facilmente, anche per non essere disturbato con sms e chiamate. dice di essere un tipo burbero e con un brutto carattere. a me non è sembrato.
in chat è cambiato nei miei confronti da quando gli ho mostrato una foto del cazzo, da allora ha mostrato interesse e ha iniziato a fare apprezzamenti. evidentemente gli piacciono mazze grosse e vuole farsi inculare.
poi all'indomani partenza per la puglia, col suo profumo addosso e la stanchezza di chi ha scopato tutta la notte.
verrà a prendermi in stazione alle 20.30

mercoledì 2 maggio 2012

sposato con figli

mi ha scritto sulla chat che era libero solo per un'ora, perchè alle 14 doveva pranzare con moglie e figli. gli ho dato l'indirizzo ed è arrivato, già con l'uccello duro nei pantaloni. voleva vedere bene il mio pelo, poi mi ha messo in bocca il suo cazzo curvo. non sono riuscito a prenderlo tutto come lui voleva. si è messo il preservativo e mi ha voluto a pancia in su con le gambe aperte. mi ha inculato subito, ma ho dovuto chiedergli di cambiare posizone dal dolore che provavo. a pancia sotto mi ha dato dei colpi che mi hanno fatto urlare, così gli ho implorato di smettere. avevo desiderato tanto essere scopato da quell'uomo impegnato e adesso non riuscivo a prenderlo dietro! che rabbia..
mi sono messo su un fianco. lui avea ancora voglia di fottermi e mi ha rinfilzat per bene finchè non è venuto. si è sfilato il preservativo e gliel' ho succhiato.
di corsa si è rivestito e ci siamo salutati.
un pranzo in famiglia lo aspettava.

domenica 22 aprile 2012

aspettando una risposta

aveva una maglietta bianca, una felpa legata in vita e un fisico atletico. l'ho guardato più volte e l'ho seguito mentre cercava sesso nella dark. si è appoggiato alla parete per scegliere la sua preda o, forse, per farsi scegliere. in molti lo guardavano, ma lui fissava solo quelli con un fisico muscoloso, " penso che piacciono un po' a tutti" mi ha risposto. come dargli torto.
mi sono avvicinato a lui, abbiamo parlato un po' , quel tanto che mi è bastato per capire che non era interessato a me; gli ho accarezzato piu' volte la schiena e avrei voluto sentire le sue mani da operaio, ma  " mi piacciono maturi " è stata la frase con cui mi ha ghiacciato.
il mio orgoglio mi ha fatto fare il resto. " buon proseguimento" e bacio sulla guancia. poi quel gesto affettuoso da parte sua che mi è rimasto impresso, la sua mano grande sulla mia testa quasi a volermi trattenere. ma ormai non sarei tornato indietro.
non l'ho più visto per tutta la sera.
avrà trovato qualcuno con cui sfogarsi di sicuro. ma sparire per due ore mi sembra un po' troppo anche per una scopata..
sto aspettando che legga il messaggio che gli ho mandato stanotte sulla chat. a gennaio aveva lasciato un messaggio nella sezione "annunci"  in cui diceva che sarebbe venuto per un weekend a firenze; all'epoca lo contattai ma poi non se ne fece piu' nulla, non ricordo bene il motivo. i dati coincidevano con quel profilo. le foto anche. 46 anni marchigiano, brizzolato, occhi verdi.
mi è tornato tutto in mente e gli ho scritto.
arriverà a casa in serata credo. leggerò la sua risposta stanotte.

venerdì 6 aprile 2012

transgender?

avevamo chattato tutta la settimana, ci eravamo sentiti al telefono e visti in cam. mi chiamava cucciolo e mi voleva scopare duro, gli avevo chiesto di regalarmi le sue mutande usate per annusarle, mi chiedeva di incontrarci appena ero libero. venerdi ero sul treno per bologna, lui mi aspettava in auto all'uscita del piazzale est.
alto rasato pizzetto brizzolato, piacevole direi, e soprattutto maschile.
un sorriso da lontano e stretta di mano. primo segnale. prima sensazione negativa.
in auto ci dirigiamo verso casa sua, gli metto una mano tra le cosce, ha già il cazzo duro.
saliamo, i soliti convenevoli per rompere il ghiaccio, ci mettiamo comodi sul divano e gli annuso le mutande. tira giù i pantaloni. secondo segnale.
mai visto un uccello così poco naturale, di colore, di aspetto, di consistenza. mi sono stranìto. lui mi ha chiesto se andava tutto bene. gli ho detto " non ho mai visto un uccello così.. sembra finto "  non sentivo il calore del suo membro, non sentivo la morbidezza della cappella, aveva un qualcosa di artificiale, sempre perennemente dritto anche mentre lo lavava, anche quando dopo un'ora si è rivestito, neanche un secondo di cedimento naturale.
mi ha scopato come mi aveva promesso, quello sì. chiudendomi la bocca mentre cercavo di sfuggire alla morsa e al suo peso, fottendomi duro come speravo. con quel cazzo sempre dritto e finto, come essere scopato da un dildo di plastica.
le mani erano delicate e magre. la voce pacata e lieve. occhi languidi e docili. petto perfetto come quello dei modelli in copertina. tanti peli ovunque.
troppi segnali equivoci.
me ne sono convinto minuto per minuto.
ho conosciuto una donna che ha cambiato sesso. da donna a uomo.

giovedì 29 marzo 2012

franco

è entrato con un amico. un cliente sempre prodigo di sorrisi e con voglia di chiaccherare, non so se per interesse nei miei riguardi; me lo sono chiesto diverse volte a dire il vero. troppo robusto per i mei gusti, ragion per cui non gli ho mai dato troppa confidenza.
l'altro mi ha rubato i pensieri per tutta la sera e ancora adesso è nella mia mente. sono sicuro che anche lui mi sta ancora pensando... magari è nel suo letto che si masturba fantasticando su cosa mi farebbe se fossimo insieme sotto le lenzuola. o su cosa gli farei io.
mani libere da anelli. grandi, da lavoratore della terra. mani da maschio del sud. robuste, da chi le ha usate molto. alto e ben piazzato, rasato e con baffi. un viso che mi sembrava di avere già visto da qualche parte. mi fissava all'inizio e sentivo che voleva dirmi qualcosa, lui mi aveva già riconosciuto. io dovevo fare prima mente locale... torno al tavolo diverse volte e intuisco che gli piaccio, mi guarda di continuo dritto negli occhi. riconosco quegli sguardi e la cosa mi mette di buon umore. ho un sorriso che illumina il locale. dove l'ho visto, dannazione?
mi viene in mente. un flash me lo fa ricordare. l'ho visto al bar dietro casa mia, con un gilet a righe verticali gialle e nere, metto a fuoco il viso, i baffi, gli occhi vispi. un bell'uomo maturo decisamente piacevole e sexy. ci sono tornato piu' volte in quel bar a comprare i biglietti del bus, ma c'erano sempre tante donne intorno a lui, non ho mai pensato di fargli intendere che mi piaceva, non c'era la possibilità di farlo. lo gestiva lui quel bar.
bibite e sorrisi. pizze e sguardi. dolce e voglia di parlarsi. caffè e il ghiaccio si rompe.
di dove sei, cosa studi, cosa vuoi fare dopo, da quanto sei a firenze, vai a casa spesso. perchè non mi vieni a trovare quando scendi in puglia: voleva dirmelo ma non l'ha fatto.
ecco dove l'ho vista, da quanto ha lasciato il bar, di che parte della puglia, vuole mettere su un agriturismo, ce l'ha un bigliettino da visita: dammi del tu mi fai sentire vecchio. gli sorrido e ci guardiamo sapendo cosa vogliamo dirci. poi ce lo diciamo guardandoci.
gli chiedo come si chiama. gli guardo le labbra un secondo. gli ho lanciato uno sguardo anche in mezzo alle gambe senza farmi vedere. aveva un bel pacco e le gambe completamente divaricate.
mezz'ora a parlarci e con tanta voglia di scambiarci il numero.
si sono alzati e li ho raggiunti alla cassa. li ho salutati e ringraziati. ho salutato lui e gli ho stretto il braccio. a 30 anni ho imparato a non correre, a non avere fretta di dire e di fare, a far capire a un uomo che mi piace con lo sguardo e col sorriso, a salutarlo e toccarlo prima di girargli le spalle per non dare nell'occhio. lui sa perché l'ho toccato.
ti sto ancora pensando e son passate piu' di tre ore.
dovevi proprio trasferirti in puglia, maledizione!





mercoledì 21 marzo 2012

incontro allo stadio

c'è ancora odore di lattice e sudore nella mia stanza. come due amanti segreti che lottano contro il tempo abbiamo consumato con foga le nostre energie. aveva una camicia a quadri blu e un giubbetto nero di pelle, aveva quella barba e quegli occhi che mi avevano intrappolato.
piu' volte mi sono fermato nella voglia dei nostri corpi abbracciati a guardarlo con dolcezza, ricambiato puntualmente. l'ho scopato con furia mettendogli una mano davanti alla bocca e infilzandolo con violenza, prima in piedi poi sdraiati. chiedeva di sentirlo fino alle palle e l'ho accontentato. alla fine, stremato, sono uscito dal suo culo liscio e ho ripreso a baciare la sua barba brizzolata e le sue ascelle di maschio. lui non ha avuto erezioni nonostante tutta quella passione.
è in crisi col suo compagno. magari sono arrivato al momento giusto.

domenica 18 marzo 2012

sms del giorno dopo

la tentazione di chiamarlo è stata tanta, lo ammetto. la paura che fosse col suo ragazzo mi ha frenato da qualsiasi tentativo di dargli un appuntamento in giornata, non so nemmeno se convivono. di solito la domenica le coppie stanno assieme, ho pensato. meglio non correre.
gli ho mandato un sms appena sveglio. mi ha risposto subito ricambiando i complimenti e ribadendo di volermi incontrare per un caffè e due chiacchere, come gli avevo detto io la sera prima. il mio era un modo di dire, ma forse lui vuole davvero solo un'amicizia.. staremo a vedere in settimana cosa succede. ho solo paura di fare danni e insistere troppo, dovrei aspettare che si faccia vivo lui ..
ma perchè si è fidanzato? cazzo.

sabato 17 marzo 2012

camicia a quadri

ero arrivato in quel locale tutto sudato e abbastanza incazzato; avevo indovinato la fermata del bus ma poi avevo preso una strada sbagliata che mi aveva portato in un viale popolato da trans che mi chiamavano e auto che si accostavano sperando che mi fermassi con loro. proseguivo a passo veloce con il capo coperto dal cappuccio di lana del mio giubbotto di pelle nera; per fortuna avevo messo le scarpe comode che mi agevolavano l'andatura. avevo intuito che quella strada non mi avrebbe portato da nessuna parte, non mi sembrava la zona in cui avrebbe dovuto esserci il posto che cercavo. una mano fuori da un'auto ferma mi fa segno e mi avvicino: pelle mulatta, lunghe ciglia finte e voce robotica. chiedo informazioni e mi propone di accompagnarmi " così ti faccio anche un pompino" mimando il gesto con la mano. " no, grazie per la dritta" per lo meno mi aveva detto che dovevo tornare tutto indietro. era già l'una passata. torno al punto in cui mi aveva lasciato il bus, ma stavolta prendo la strada nel senso opposto: supero il ponticello in cerca di un'anima che mi dica se sto andando dalla parte giusta. intravedo in piedi un'altra transessuale che mi guarda sperando di circuirmi col suo sguardo ammiccante, aveva le labbra gonfie e un caschetto scuro. mi ha detto di girare a sinistra. mi ha risposto con gentilezza, per una volta qualcuno non le aveva chiesto quanto prendesse per scopare o per fare una pompa.
arrivo al locale che sono quasi le 2. pago i miei 15euro e salgo in bagno a pisciare e a darmi una sistemata.
c'è un sacco di gente, prendo da bere e mi faccio strada tra ciccioni e palestrati per trovare uno spazio libero dove respirare e tirare il fiato. riconosco qualche faccia già vista e saluto delle persone che conosco. qualcun'alro faccio finta di non vederlo e abbasso la testa. faccio il giro nella dark tra uomini arrapati appoggiati al muro e puzzo di sudore che veniva dalle cabine. ritorno al bar e rimango fermo a guardare un uomo.
alla mia destra, in piedi, accenna dei passi a suon di musica. non speravo di rivederlo dopo tutti quegli anni. ero ancora un ragazzino quando gli sbavavo dietro e sognavo di potergli piacere, ma ero troppo timido ed impacciato per cercare un approccio; una volta presi coraggio e gli feci un complimento ma lui andò via senza neanche considerarmi. lo rividi due anni dopo davanti ad un locale d'estate, cercai il suo sguardo ma aveva occhi solo per un gruppo di ragazzetti fisicati che parlavano tra di loro. sapevo che frequentava la sauna ma non ci sarei andato neanche sotto tortura all'epoca. dopo un anno lo intravidi a torre del lago ma anche allora non feci nulla per farmi notare.
gli anni sono passati anche per lui. ora ha un pizzetto bianco e una barbetta dello stesso colore. all'epoca era rasato e col viso liscio.
sono passati anche per me, in meglio, senza alcun dubbio. dopo avergli lanciato qualche occhiata e sorrisi rompo il ghiaccio con una scusa. ero contento di rivederlo. abbiamo parlato per un quarto d'ora: le sue vacanze in puglia, i locali di firenze, il mio lavoro, la zona in cui abita; poi arriva un ragazzo alto e magro con una camicia nera e barba, lo abbraccia e gli sussurra una cosa all'orecchio. capisco che c'è qualcosa tra di loro. rimaniamo di nuovo da soli e riprendiamo a parlare mentre io ogni tanto gli accarezzo la schiena. si propone di passare a trovarmi dove lavoro ma non mi basta. gli chiedo il numero. lo salvo in rubrica -mas- e gli faccio uno squillo. ci salutiamo.
lo vedo dieci minuti dopo nel corridoio della dark baciarsi col suo ragazzo. lo rivedo ancora dopo mezz'ora a ballare nella sala col cellulare in mano. forse gli mostrava il mio numero o lo stava salvando davanti a lui.
non so se sono una coppia aperta. non gliel'ho chiesto.
se non avesse avuto quella camicia a quadri bianca e nera forse non mi sarei accorto di lui. ritrovarmelo di fianco e parlargli guardandolo negli occhi a distanza di tanti anni... domani gli chiedo se ci vediamo nel pomeriggio. ho voglia di rivederlo.

http://www.youtube.com/watch?v=w-4pj2b9xuY